"La cucina è di per sè scienza. Sta al cuoco farla divenire arte"

21 febbraio 2023

Le frittelle della signora Virginia anche in Svezia !!

 



Sono arrivate anche in Svezia, grazie a Simone 😍👋  le storiche frittelle della cara signora Virginia, amica di Famiglia!!
In famiglia piacciono a tutti, le prepariamo oramai da molti anni.

Ecco la ricetta:
In una pentola far bollire mezzo litro di acqua e mezzo litro di latte con un pizzico di sale, 150 gr. di burro, un cucchiaio di zucchero semolato, la buccia grattugiata di un limone bio e di un arancio bio. 


Quando il composto bolle aggiungere 500 gr di farina 0 setacciata con una bustina di lievito per dolci, versandoli tutti in una volta. Cominciare a mescolare energicamente, per alcuni minuti, fino a quando la polentina tende a staccarsi dalle pareti della pentola. Togliere dal fuoco.



A questo punto  aggiungere 5 uova intere, rigorosamente uno alla volta, mescolando con molta forza, facendo assorbire bene ogni uovo prima di aggiungere il successivo. Questo accorgimento è fondamentale.

Volendo evitare la fatica, lavorare tutto in una planetaria...

Aggiungere ora uvetta sultanina (prima lavata e ben strizzata) a volontà, io ne metto circa 125 gr.

Ora scaldare abbondante olio di arachide in una pentola profonda, aspettare che l'olio sia caldo, provandone la temperatura inserendo il manico di un cucchiaio di legno, se il contorno sfrigola l'olio è pronto.

Friggere la pasta a cucchiaiate, volendo ci si può aiutare con il dosatore per gelato o con due cucchiai.  Rigirare le frittelle per farle dorare in modo omogeneo e lasciare che si gonfino. Quando sono ben dorate, scolarle su carta assorbente.

Ovviamente le prime vanno "sacrificate" per preparare l'olio...Per la cottura regolarsi, ma aggiustare la fiamma che non deve essere nè troppo alta per non bruciarle all'esterno lasciandole crude dentro, nè  troppo bassa, assorbirebbero olio... 


Subito dopo passarle nello zucchero semolato. 






Bravo Simone!!

Buon Carnevale e ancora un grazie a Virginia!!!



17 febbraio 2023

Cheesecake al Limone

 
 
Prepariamo la base del dolce frullando 300 g di biscotti secchi (io mescolo insieme anche un po' di amaretti) in un frullatore.  Aggiungere 130 grammi di burro fuso e amalgamare. Ricoprire il fondo di una tortiera con cerchio apribile,  disponendo le briciole sulla base e livellandole con il dorso di un cucchiaio, mettere in frigo a rassodare per almeno mezz'ora.

Mettere 2 fogli di colla di pesce in una ciotola con acqua fredda per reidratarsi.
Nel frattempo prepariamo la crema,  montando in una capiente ciotola 200 ml di panna liquida, non completamente però, dovrà essere semi montata. Aggiungere 500 gr di yogurt al limone o bianco, mescolando con una paletta dal basso verso l'altro per non smontare la panna.
Strizzare per bene dall'acqua i fogli di gelatina che saranno mollicci e versarli in un piccolo pentolino con dentro un cucchiaio di latte, scaldare e far sciogliere la gelatina mescolando con un cucchiaino.
Versare la gelatina sciolta con il latte dentro la crema yogurt e panna mescolando delicatamente.
Versare il composto sopra la base di biscotti e burro, rimettere in frigorifero per almeno 4-5 ore, meglio se una notte.


Riprendere la torta e versare sopra la crema un vasetto di marmellata di limoni, cercando di spargerla e livellarla delicatamente con una piccola spatola. Rimettere in frigorifero.

Tagliare un limone, rigorosamente bio, a fettine sottilissime. Far bollire un pentolino di acqua, raggiunto il bollore versare dentro le fettine di limone e lasciarle per 3-4 minuti e poi scolarle. 
Buttare l'acqua residua o annaffiarci le piante dopo averla raffreddata...
In un altro pentolino portare a bollore un bicchiere scarso di acqua e tre cucchiai di zucchero, portare a bollore e cuocere per circa un quarto d'ora per ridurre il liquido a sciroppo, versare dentro le fettine di limone continuando ancora per qualche minuto a ridurre il composto.
Diventerà un liquido più sodo e sciropposo, da usare per decorare la superficie della torta.
Servire fredda.







 

Sbriciolata di pesche di Monica



Preparare l'impasto con 250 gr di farina integrale tipo 1, 100 gr di mandorle frullate, 100 gr. di zucchero di canna, un pizzico di sale, una bustina di lievito per dolci, 100 gr di burro, la buccia di mezzo limone bio, un uovo intero ed un tuorlo. Amalgamare. 

Se si è usato il robot, inserire gli ingredienti come nell'ordine indicato e frullare per pochissimo tempo, per non surriscaldare il  burro.

Tagliare 4 peschenoci a cubetti e spadellarle per cinque minuti in padella con 40 gr di zucchero di canna e la buccia di mezzo limone.

Farle raffreddare. 

Aggiungere 10 amaretti sbriciolati.

Coprire il fondo di una tortiera con carta forno e sbriciolarvi sopra con i polpastrelli delle dita metà impasto. 

Disporre le pesche e coprire con l'altra metà dell'impasto.

Spargere in superficie circa 20 mandorle intere.

Cuocere in forno per circa 45 minuti a 180°.

Servire la torta fresca spolverizzata a piacere di zucchero a velo, meglio se di canna.


15 febbraio 2023

Risotto con Radicchio tardivo di Treviso




In un pentolino scaldare dell'acqua salata e tenerla a disposizione sempre calda, se preferite va benissimo anche un leggero brodo vegetale molto caldo.
Tagliare due scalogni molto finemente e farli brasare in un'altra casseruola con olio evo ed un goccio di acqua per alcuni minuti, aggiungere il riso in misura di una tazzina da caffè piena per ogni commensale.
Tostare il riso mescolando continuamente fino a quando "ride", cioè si asciuga e mescolandolo produrrà il tipico rumore tintinnando contro le pareti della pentola, sembrando che rida.
Sfumare con un pò di vino bianco secco, facendo evaporare l'alcool (rigorosamente senza coperchio)
Cominciare ad aggiungere il liquido bollente, acqua o brodo, poco alla volta, mescolando e facendolo assorbire lentamente. 
Dopo circa 12/15 minuti, aggiungere il radicchio di Treviso in precedenza pulito e tagliato a pezzettini sottili. 
Continuare a cuocere mescolando, aggiungere se serve il liquido caldo, aggiustare di sale e quando il riso è cotto (attenzione che non scuocia!) aggiungere un generoso cubetto di burro, spegnere il fuoco e mantecare mescolando energicamente. 
Servire caldissimo, decorando i piatti con ciuffi di Radicchio di Treviso fresco e abbondante formaggio grana grattugiato.




 

Risotto con zucca e speck


Far bollire dell'acqua salata in un pentolino, o del brodo vegetale leggero, tenerlo a disposizione bollente. 
Tagliare mezza cipolla bianca a dadini piccolissimi e brasarla in una casseruola con olio evo e pochissima acqua, raccomando di non far bruciare il soffritto evitando che diventi difficilmente digeribile.

Aggiungere il riso (una tazzina da caffè piena per ogni commensale) un buon Carnaroli, io uso regolarmente il Carnaroli dell'azienda agricola La Fagiana, il riso dei Dogi!!

Farlo tostare finchè "ride", cioè produce il tipico tintinnio sbattendo contro le pareti della pentola mentre si mescola.
Sfumare con poco vino bianco secco.
Cominciare ora ad aggiungere il liquido bollente piano piano e farlo assorbire lentamente mescolando sempre, mantenendo però il composto sempre liquido e morbido, giostrandoci con l'aggiunta di liquido.

Aggiungere ora circa 400 grammi di zucca pulita e tagliata a cubetti, solitamente uso la zucca marina più comune dalle nostre parti, ma oggi ho usato la zucca mantovana coltivata da mio papà Angelo!!

Portare il riso a cottura mantenendolo morbido, all'onda. 
Aggiustare di sale e pepe. 
A fine cottura, aggiungere qualche aghetto di rosmarino tritato finemente a coltello, spegnere il fuoco e mantecare con un bel cubetto di burro mescolando energicamente.
Servire caldissimo.

A piacere aggiungere qualche bastoncino di speck, sia cotto, spadellato qualche minuto, sia crudo per guarnire.